altri lavori - valeria luccioni

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altri lavori


HOMMAGE À TROIS

Le incisioni seguenti sono state realizzate per il Concorso "Hommage à trois" indetto dall'Associazione AIDA di Barcelona.
Nell''edizione del 2020 sono state ispirate a tre poesie di Hölderlin intitolate "Die Liebenden", "Die Linien des Lebens...",e "Lebenslauf(Erste Fassung)".(Menzione di onore. Fons gràphic Biblioteca de Catalunya, Barcelona)
Nell'edizione del 2021 sono state ispirate ai libri di Fëdor Dostoevskij "Memorie dal Sottosulo", di Jean de la Fontaine "Les Amours de Psyché et Cupidon" e di Patricia Highsmith "The Price of Salt".(Secondo Premio.Fons Gràfic Biblioteca de Catalunya, Barcelona) 
Nell'edizione 2022 sono state ispirate ai libri di Novalis "Hymnen an die Nacht" e di Higuchi Ichiyō "Takekurabe"


EX-LIBRIS

Le incisioni seguenti sono state realizzate per diversi concorsi internazionali di Ex-Libris.
Primo e Secondo Concorso Internazionale di Ex-Libris indetti dall'Associazione Culturale Officine Incisorie di Roma.(Finalista nel Secondo Concorso).
Premio Internazionale Ex-Libris e piccola grafica"Dante 2021",indetto dall'Associazione IDEA di Bolsena.
Bookplate and small graphic competition"VOGELER150", indetto dalla Deutschen Exlibris-Gesellschaft in occasione del'anniversario dei 150 anni della nascita di Joann Heinrich Vogeler (12 dicembre 1872,Brema-1942,Karaganda,Kazakh SSR).
Bookplate competition "Bookplate By The Bay", indetto dalla American Society of Bookplate Collectors & Designers,San Francisco.








IN MINIATURA,MUSICA

Nella serie, le miniature non solo simboleggiano gli strumenti componenti i quartetti,quintetti e sestetti ma anche delle entità corporee in relazione,dove la differente modulazione degli spazi che intercorrono tra i singoli elementi sottolinea la dinamica fra esseri o archetipi, in un connubio organico fra linguaggio sonoro e visivo.
La prima delle opere,"In miniatura, Quartetto", è stata scelta dalla LUMI edizioni musicali come copertina della composizione per quartetto d'archi "In margine a spazi iridescenti" di Lorenzo Marino.
TEXTURA

Traendo spunto dalle "Texturologies" di Jean Dubuffet,i lavori sono studi sulla textura implicita che converge dapprima nella textura visuale e successivamente in quella fisica della porosità del nero.
Sulla scorta di quanto affermato da Juan Eduardo Cirlot la textura liscia può considerarsi simbolica della lontananza e per analogia dei colori freddi  laddove la porosa può essere associata alla prossimità e ai colori caldi. 
"Tra caos e ridondanza"(Ernst Gombrich), i lavori si collocano nella dimensione dell'approfiondimento della matericità pura e libera,corpo dell'immagine e della realtà a discapito della definizione lineare.


IN DETTAGLIO

Le foto seguenti,concepite per l'esame del corso di Fotografia tenuto dal professor Attardi alla "Accademia delle Belle Arti" di Roma, vengono considerate alla stregua di rappresentazioni pittoriche,all'interno delle quali il dettaglio sottolineato o semplicemente suggerito assume una connotazione insolita e straniante,quasi perturbante.
L'intento è cercare il dettaglio nascosto all'interno della visione fotografica prendendo spunto da quanto affermato dallo storico dell'arte Daniel Arasse nel suo libro "Le détail.Pour une histoire rapprochée de la peinture" a proposito della pittura rinascimentale.
Il soggeto è la Roma antica e medievale.


NINFA

Le foto seguenti sono state scattate  all'interno dei cortili del civico 98 di via Tiburtina a Roma.
Il progetto trae ispirazione dal saggio di Didi-Huberman intitolato "Ninfa moderna:essai sur le drapé tombé".
I panni stesi sui ballatoi riecheggiano la funzione iconologica e fenomenologica dell'antico panneggio dei quadri rinascimentali,"utensile patetico"(Aby Warburg). 
Il panneggio che accoglieva e rivestiva il pathos dei corpi cede il posto al panno,che diviene sostanza immaginaria e fluttuante del desiderio,superficie sensibile che innesca nudità e tattilità.

EX ! POESIA  2021 JUAN LARREA


Convocatoria di poesia visuale promossa dall'associazione LUPI di Bilbao.
Dalle poesie in francese di Juan Larrea Celayeta ( Bilbao, 13 marzo 1895-Córdoba, Argentina, 1980) intitolate: "Rivage où commencent les conjectures","Verité capitale", "Quoique dans la crainte", "Point de repère", Nature morte".

EL VIAJE

Convocatoria Internazione  indetta da "Plataforma Vértices", "Centro de Arte Faro Cabo Mayor de Santander,"Casa la Porfía de Punta Arenas,Chile".
Il titolo è tratto dal primo verso della poesia "Oceanografia" di José Saramago ed è un omaggio alla cultura lusitana, da sempre legata al mare e al senso del viaggio.
Il lavoro di inserisce in un'ottica simbolica ed esistenzialista;siamo noi la barca che solca il mare della vita,con le tutte le sue imprevedibili declinazioni.


FESTIVAL CIUTAT FLAMENCO

A seguito della vittoria della selezione per disegnatori operata dal Cercle Artistic Sant Lluc di Barcelona,gli schizzi seguenti sono stati realizzati durante lo spettacolo "Suite de Lucia" tenutosi all'Auditori di Barcelona nel corso del Festival Ciutat Flamenco 2021.
Oggetto dapprima di un'esposizione,sono stati successivamente utilizzati per promuovere il Festival stesso.
FESTIVAL ALBERTO GRECO

L'opera, creata per il Festival Alberto Greco tenutosi a Piedralaves, Avila, è una rielaborazione della locandina dello spettacolo intitolato "Cristo 63",opera teatrale di Carmelo Bene andata in scena al Teatro Laboratorio di Roma  in cui l'artista argentino impersonava il ruolo di Giovanni.




TRÄUMEREI IN HELLBLAU

Il titolo della serie delle seguenti cianotipie è ispirato alla lirica del poeta tedesco  Georg Heym "Träumerei in hellblau" (Fantasticheria in azzurro), dove si riscontrano tratti dominanti dell'espressionismo, del simbolismo e del neo-romanticismo.
Una delle opere è stata esposta alla Fondazione Pistoletto in occasione dell'esposizione "La cura di sè e dell'altro".






INFRA-ROUGES

La serie seguente di dipinti ad olio,indaga la forza attrattiva del colore rosso.Come ricorda Michel Pastoureau  nel suo libro "Rouge,histoire d'une couleur" nella lingua francese e nella lingua tedesca del XVI e XVII secolo, si impiega l'aggettivo rosso in modo avverbiale per significare molto.Rouge e fort possono essere pensati come sinonimi, il che sottolionea l'intensità semantica di questo colore.



 
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